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venerdì 15 aprile 2011

In Excel esistono due tipi di riferimento: quelli statici e quelli dinamici. Questi ultimi sono i più comuni: spostando la formula, cambia anche il riferimento alla cella. Per esempio, se una formula fa riferimento alla cella A1 e viene spostata in basso di una riga, da quel momento farà riferimento alla cella A2, mentre se viene spostata
a destra farà riferimento alla cella B2. Questo è utilissimo quando si devono copiare delle formule su molte righe in un foglio di lavoro standard. I riferimenti statici, invece, non si spostano anche se si sposta la formula che li contiene. Questo tipo di riferimento a dati appartenenti a un altro foglio di lavoro prende il nome di riferimento tridimensionale, perché, invece di agire sulle due dimensioni “standard” del foglio (quella delle righe e quella delle colonne), agisce sulla terza dimensione, ossia quella della profondità, rappresentata dai fogli di lavoro. Per fare riferimento a una cella in modo tridimensionale, occorre far precedere l’indirizzo della cella dal nome del foglio di lavoro, seguito dal punto esclamativo (!). Per esempio, per fare riferimento alla cella H24 del foglio Dicembre, il riferimento dovrà essere: “Dicembre!H24”, senza le virgolette

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